Sofargen
Sofargen Foglietto Illustrativo
Sofargen è un farmaco topico a base di sulfadiazina argentica micronizzata, un antibiotico sulfamidico con ione argento ad ampio spettro. È indicato per la profilassi e il trattamento di infezioni batteriche in:
- ustioni di II e III grado;
- ulcere varicose infette;
- piaghe da decubito;
- affezioni cutanee infette o a rischio di sovrainfezione
Rende le lesioni più sicure, riduce il rischio di complicazioni locali e aiuta nella guarigione.
Quali sono i suoi principi attivi e ingredienti, e come agisce ognuno di essi sul nostro organismo
- Sulfadiazina argentica 1 % (1 g/g): blocca la sintesi degli acidi folici nei batteri e, grazie allo ione argento, esercita un'azione battericida su molte specie patogene.
- Alcol stearilico: emolliente e stabilizzante.
- Isopropile miristato: favorisce la diffusione cutanea.
- Propilenglicole: umettante; attenzione su ampie superfici ustionate per possibili alterazioni della pressione osmotica.
- Altri eccipienti: PEG‑monostearato, polisorbato, metil‑p‑ossibenzoato e acqua.
Come si usa Sofargen e dosaggi consigliati
Applicare il prima possibile sulle zone lese. Procedere così:
- Detersione accurata (acqua o soluzione fisiologica).
- Stendere uno strato di crema di 2‑3 mm direttamente sulla ferita o su garza sterile.
- Copertura con medicazione o benda, anche “a gambaletto” se necessario;
- Ripetere 1‑2 volte al giorno finché la ferita non è completamente cicatrizzata;
- In caso di ampia estensione, monitorare funzioni renali, epatiche e presenza di cristalli urinari.
Tipologia e formati disponibili sul mercato
- Crema 30 g (tubo): ideale per lesioni localizzate;
- Crema 120 g (tubo grande): adatta per aree estese;
- Gel: formulazione trattante analoghe, particolarmente utile su aree ad alta mobilità;
- Spray 125 ml: polvere protettiva per micro-traumi, abrasioni, tagli e ferite lievi; da vaporizzare da 15cm e utilizzata fino alla guarigione.
Precauzioni per l'uso: cosa sapere prima di usare Sofargen
- Non usare se allergici a sulfamidici o eccipienti;
- Controindicato in gravidanza avanzata, neonati prematuri o primi mesi di vita per rischio di ittero;
- Cautela in caso di insufficienza renale o epatica;
- In carenza di G6PD, possibile rischio emolitico;
- Uso prolungato può causare sensibilizzazione o superinfezione da microorganismi resistenti;
- Monitorare dazi e funzione renale se usato su grandi aree.
Se e come usare Sofargen in gravidanza e durante l’allattamento
L’impiego in gravidanza avanzata è sconsigliato per aumentato rischio di ittero neonatale. In allattamento, usare solo se strettamente necessario, previa valutazione medica, evitando contatto con la mammella per non alterare il metabolismo infantile.
Possibili effetti collaterali e indesiderati dell’uso di Sofargen
- Irritazione locale: sensazione di bruciore o dolore;
- Reazioni allergiche cutanee (eritema, rash);
- Transitoria leucopenia (<1 %);
- Con impiego esteso, possibili effetti sistemici come ittero, alterazioni renali o epatiche;
- In caso di reazione avversa, interrompere e rivolgersi a medico o farmacista.
Come conservare Sofargen
- Conservare in luogo fresco, lontano da luce e calore;
- Validità post-apertura: circa 6 mesi;
- Tener fuori dalla portata dei bambini.
Perché scegliere Sofargen
Sofargen garantisce protezione efficace contro infezioni cutanee grazie alla sinergia tra ione argento e attività sulfamidica. Facile da applicare, disponibile in vari formati e supportato da studi clinici e numerose testimonianze d’uso, è un prezioso alleato nella cura di ustioni, piaghe e lesioni infette o a rischio. È una scelta affidabile, sicura e consigliata per chi cerca un trattamento topico professionale e comprovato.