Punture d’ape: cosa fare
La puntura d’ape può essere molto dolorosa e può provocare delle reazioni cutanee: bruciore, prurito, gonfiore, arrossamento. Si tratta di sintomi causati dalle sostanze irritanti e tossiche inoculate dall’insetto, generalmente tendono a risolversi spontaneamente, nel giro di qualche ora. Tuttavia, in caso di allergie i sintomi possono aggravarsi, in alcuni casi la puntura d’ape può scatenare anche uno shock anafilattico. In caso di reazioni allergiche è bene rivolgersi al pronto soccorso, soprattutto in presenza di sintomi quali: difficoltà respiratorie, senso di mancamento, senso di soffocamento, gonfiore a livello della gola e della lingua e svenimenti.
Cosa fare in caso di puntura d’ape?
È importante, subito dopo la puntura, controllare se il pungiglione dell’ape è rimasto incastrato nella ferita: bisogna rimuoverlo al fine di arrestare il flusso delle tossine, quanto prima possibile. Una volta rimosso, per alleviare i fastidi può essere applicato del ghiaccio o un impacco freddo.
Se i sintomi sono intesi, è possibile applicare creme o pomate antinfiammatorie che contengono cortisone e anestetici locali. Chiedi consiglio al medico o al farmacista.