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Bali Belly: tutto quello che devi sapere prima di partire
Chi pianifica una vacanza nei paradisi tropicali del Sud-Est asiatico, come Bali, dovrebbe conoscere un fastidioso ma comune disturbo intestinale noto come Bali Belly: si tratta di una forma di diarrea del viaggiatore, spesso accompagnata da nausea, crampi, gonfiore e debolezza generale. Il problema si manifesta generalmente entro i primi giorni di permanenza, quando il corpo entra in contatto con microrganismi estranei presenti nell’acqua, nei cibi o nell’ambiente. Anche se nella maggior parte dei casi è una condizione autolimitante, può compromettere seriamente il viaggio, specialmente se non trattata correttamente o se accompagnata da disidratazione.
Viaggi esotici: cosa avere sempre con sé
Affrontare un viaggio in aree tropicali richiede una buona preparazione anche sotto il profilo del benessere intestinale: oltre ai classici farmaci da banco, non dovrebbero mancare integratori specifici a base di probiotici. Questi microrganismi benefici, come i lattobacilli e i bifidobatteri, aiutano a rafforzare le difese intestinali e a prevenire squilibri della flora, particolarmente comuni quando si cambia dieta, fuso orario e routine quotidiana. È utile iniziarne l’assunzione qualche giorno prima della partenza e proseguirla per tutta la durata del soggiorno, scegliendo formulazioni che combinano probiotici e prebiotici, facilmente trasportabili in bustine o capsule.
Oltre agli integratori, è consigliabile portare con sé sali reidratanti, utili in caso di episodi di diarrea per reintegrare rapidamente liquidi e minerali persi. Completano il kit da viaggio alcuni farmaci sintomatici per bloccare la diarrea, la nausea o la febbre, e un gel disinfettante per le mani, per ridurre il rischio di contaminazione diretta da superfici sporche o cibi manipolati in maniera non igienica.
Prevenire e curare la Bali Belly
La principale forma di prevenzione consiste nell’adottare norme igieniche rigorose: è essenziale lavarsi le mani con frequenza o utilizzare soluzioni alcoliche, consumare solo acqua in bottiglia (anche per lavarsi i denti) ed evitare ghiaccio o bevande preparate con acqua di dubbia provenienza. Anche la scelta del cibo richiede attenzione: meglio evitare alimenti crudi, buffet scoperti, frutta non sbucciata o pietanze conservate a temperatura ambiente.
Nel caso si manifestino i sintomi della Bali Belly, come diarrea acquosa, febbre o dolori addominali, è importante riposare, idratarsi con acqua sicura e, se necessario, assumere farmaci sintomatici (meglio se su consiglio del medico). Una dieta leggera, a base di riso bollito, banane e zuppe, può aiutare a ridurre il carico digestivo nei primi giorni ma, in presenza di febbre alta, sangue nelle feci o sintomi persistenti oltre le 48 ore, è opportuno rivolgersi a un medico, poiché potrebbe trattarsi di una forma più aggressiva o di un'infezione causata da batteri o parassiti, che richiede il ricorso ad antibiotici.
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